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Stagione 2019

Alla «Trento Bondone» il maltempo cambia le carte in tavola

La «Trento Bondone», la gara più importante e più attesa della stagione, per Diego e per moltissimi altri piloti, si è conclusa con una classifica a sorpresa. Un nubifragio, cominciato quando le vetture più performanti si apprestavano a portarsi verso la linea della partenza, ha infatti costretto gli organizzatori a sospendere la competizione per un'ora e poi a lanciarle su un percorso bagnato e inevitabilmente sporco. Impossibile, in queste condizioni, cercare di stabilire i tempi che si sarebbero potuti fissare con la strada asciutta. Diego ha provato a forzare, ma dopo un testacoda ha deciso di non rischiare più nulla e di portare la vettura intatta al traguardo.

Un peccato perché dopo la prima sessione di prove del sabato si è capito subito che il feeling con l’autovettura era magnifico. Il clima era ideale e il crono era già sceso abbondantemente sotto il muro dei 10 minuti. Il secondo test si è chiuso addirittura con uno stratosferico 9’39”, il tempo realizzato in gara lo scorso anno, nonostante le gomme usate. Il terzo assoluto dopo quelli di Faggioli e Merli.

«Alla luce di queste premesse sognare non costava nulla – spiega Diego - ed il morale era alle stelle, ma purtroppo a 30 minuti dalla partenza il nubifragio si è abbattuto sul percorso ed ha vanificato mesi e mesi di allenamento. Abbiamo trovato molte macchine sul percorso e ho rischiato grosso due volte a causa dei continui cambiamenti di aderenza: in alcuni punti la strada era asciutta, in altri bagnata in altri vi erano addirittura delle pozzanghere. C’è molto rammarico, ma passerà. Ora ritorniamo concentrati per le due prossime trasferte nell’est Europa in Slovacchia e Polonia».

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