Splendido terzo posto per Diego alla «Ecce Homo»
La tappa ceca del Campionato Europeo è foriera di soddisfazioni per Diego, che torna da Sternberk con un terzo posto assoluto alle spalle di due mostri sacri della velocità in salita quali Christian Merli e Simone Faggioli. Il pilota trentino e la sua Osella FA30 sono riusciti a tenersi alle spalle avversari velocissimi come lo svizzero Joel Volluz, il ceco Milos Benes e il lussemburghese Guy Demuth, regalandosi un weekend da ricordare.
A permettere a Diego di insediarsi sul podio assoluto sono state due manche chiuse con tempi quasi identici, 2'49”20 nella prima, 2'49”17 nella seconda: nel primo caso si è trattato del terzo assoluto, nel secondo del quinto alle spalle di Voluz e Benes, ma alla fine la somma dei tempi lo ha premiato, ponendolo al terzo posto dietro alla Norma M20 Fc di Faggioli e all'Osella Fa 30 Zytek di Merli, ma davanti a Volluz di un decimo e Benes di 8 decimi. Insieme al bronzo assoluto è arrivato anche il secondo posto nel gruppo D/E2.
«Si è trattato della mia terza volta su questo tracciato – racconta Diego - ero molto carico e motivato, ma quando dovevamo salire le ultime venti vetture, nella prima manche, un concorrente ha perso un sacco di olio sull’ultima curva, da percorrere a 240Km/h, costringendo gli organizzatori a bloccare tutto e a provvedere alla pulizia, durata circa due snervanti ore. Quando è toccato a me ho preso coraggio e ho deciso di tenere giù l’acceleratore, mossa che hai fini della classifica si è rilevata fatale ai miei avversari diretti, garantendomi un margine tale da permettermi di chiudere al terzo posto finale.
Questa è una delle gare più veloci del circuito Europeo, la velocità massima e di oltre 253 km/h, ma si tocca i 230/240 in numerosi punti. La media e di circa 170 km/h e questo la dice lunga sulla concentrazione da tenere in tutti i 7.800 metri del percorso. Ora pensiamo già alla prossima gara in Germania, la Glasbachrennen, valevole come senta e ultima prova del primo girone del Campionato Europeo per poi catapultarci nella nostra Trento Bondone».